Il polo chirurgico del Mas Children
Il progetto “Polo Chirurgico”, anch’esso sostenuto dalla Marco Berry Onlus, è nato con l’obiettivo di migliorare l’operatività dell’Ospedale MAS CHILDREN e di avere un ospedale pediatrico totalmente autonomo clinicamente ed economicamente, con la funzione da guida di eccellenza per una crescita totale della sanità in Somaliland.
Partner del progetto
Ministero della Sanità del Somaliland, Dipartimento di Chirurgia della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Torino, Università di Hargeisa, Fondazione Mediolanum Onlus, Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, “Docemus” Onlus, Fondazione “Mission Bambini”, “Croce Giallo Azzurra” Onlus.
Fasi di sviluppo
Fase 1 - Struttura Ospedaliera
Il cosiddetto “Padiglione Blu” era l’unica struttura non completata nel MAS CHILDREN. Misurava circa 250mq. ed era a rustico con impiantistica prevista. Era concepito al suo interno in maniera tale da trasformarla in un adeguato blocco chirurgico con aggiustamenti edilizi e degli impianti.
Il blocco è stato dotato di:
- una sala operatoria di dimensioni adeguate (5×6 m),
- una seconda piccola sala operatoria per cesarei e piccola chirurgia,
- una sala per degenza pre e postoperatorio,
- una zona di sterilizzazione con due comparti ed un deposito,
- zone separate per lo sporco e per il pulito.
Costo totale 54.000 €
Il progetto ha ottenuto un finanziamento per la Start-Up di 10.000€ da parte di Fondazione Mediolanum
Fase 2 - Fornitura apparecchiature
Parte delle apparecchiature, strumentario chirurgico e mobili sono stati forniti gratuitamente dall’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, dall’Ospedale Martini, dall’Associazione SOS Salute e Sviluppo e dalla Croce Giallo Azzurra.
Era presente inoltre un sistema di climatizzazione filtrata, dei monitor, un’apparecchiatura radiologica ed altri strumenti operatori.
Il container è partito da Torino il 19 maggio 2016, ed è arrivato ad Hargeisa l’11 luglio 2016.
Costo 35.000 €
31 agosto 2016Fase 3 - Attività chirurgica - operativa dal settembre 2016
Start-Up. Il sistema è stato testato e la terapia pre e postchirurgica effettuata nelle strutture esistenti dell’ospedale MAS CHILDREN. I primi interventi in programma sono stati quelli “semplici” (Ernie, Appendiciti, Meckel, Stenosi Ipertrofica del Piloro, Criptorchidismo etc.).
Dopo il test iniziale sono state eseguite operazioni più complesse: addominali, urologiche, ortopediche, labio-palatine etc. verranno introdotte appena possibile nell’attività in accordo con la crescita degli aspiranti chirurghi locali.
Di grande importanza era la possibile attività cardiochirurgica, eseguita in piccola parte in Italia, all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Alcune patologie che necessitano di operazioni senza circolazione extracorporea potranno essere trattate al MAS CHILDREN (Dotto di Botallo, Coartazione Aortica, Shunt Sistemico-Polmonari etc.).
Il Blocco Operatorio è stato ultimato il 12 settembre 2016.
La start-up del polo chirurgico è avvenuta, dopo alcune missioni preparatorie, nel dicembre del 2017, grazie allo staff coordinato dal prof. Piero Abbruzzese, insieme alla dott.ssa Elisabetta Teruzzi, il dott. Angelo Maraschiello, la dott.ssa Federica Iezzi e l’ing. Dario Corsi.
Costo 130.000 €
settembre 2016Fase 4 – Insegnamento
Nel primo anno di attività sono state previste 10 missioni chirurgiche internazionali. Un insegnamento formale di uno o due chirurghi del Somaliland ha avuto inizio immediatamente nell’ambito di una scuola di specialità organizzata dall’Università di Hargeisa col supporto della Facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Gli specializzandi si sono presi cura dei pazienti restando in contatto con i gruppi internazionali.
Hanno preso parte alle lezioni teoriche e pratiche dai gruppi internazionali e partecipato a lezioni informatiche organizzate dall’Università di Torino. Ulteriori lezioni di specialità sono state organizzate con chirurghi universitari di Hargeisa.
In una seconda fase la scuola di specialità è stata aperta a studenti esterni (Somalia, Etiopia, Eritrea, Gibuti), a pagamento, per aiutare l’auto sostenimento del sistema.
Costo 36.000 €
settembre 2016